Russiagate, chiusa l’inchiesta del Senato Usa: “Mosca dietro l’elezione di Donald Trump”.
WASHINGTON (STATI UNITI) – E’ stata chiusa l’inchiesta del Senato Usa sul Russiagate. Nel documento, citato da La Repubblica, è confermata l’interferenza di Mosca dietro l’elezione di Donald Trump. Anche se il rapporto non vede una conclusione che condanna la campagna dell’attuale presidente come responsabile di una cospirazione.
Nel testo viene solo precisato come “i legami fossero molto più estesi e preoccupanti di quanto fosse stato pubblicamente noto“.
Il rapporto
Il rapporto conclusivo è stato pubblico al termine di una lunga indagine durata per tre anni con oltre 200 testimoni e la revisione di oltre un milione di documenti. L’inchiesta ha portato anche alla scoperta di un incontro tra altre due persone e stretti consiglieri della campagna di Donald Trump.
Vertici che hanno confermato “i legami significativi con il governo russo, compreso anche i servizi segreti […]”.
Marco Rubio: “Non ci sono prove certe”
I documenti raccolti sono stati commentati da Marco Rubio, presidente ad interim della commissione Intelligence: “Nessuna inchiesta è stata più esaustiva di questa. Abbiamo trovato prove inconfutabili delle interferenze russe anche se non si hanno certezze“.
E il vicepresidente Mark Warner ha aggiunto: “Prove di un livello sconvolgente di contatti tra lo staff di Donald Trump e agenti del governo russo che è una vera minaccia per le nostre elezioni“.
Un rapporto pubblicato a poco più di due mesi dal ritorno alle urne che potrebbero portare all’arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden. I sondaggi confermano il vantaggio dei democratici anche se il vantaggio sembra essersi assottigliato nelle ultime settimane. E la sfida si preannuncia all’ultimo voto visto che l’emergenza coronavirus potrebbe cambiare le carte in tavola in questa corsa.
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